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Mangiare carne e salumi fa bene o fa male alla salute?

Ti stai chiedendo se mangiare carne e salumi fa bene alla salute oppure fa male? Oppure se puoi mangiare carne rossa, carne bianca e affettati almeno una volta ogni tanto? Insomma, vuoi sapere se mangiare la carne, ed in generale proteine animali, sia salutare oppure no. Allora sei nel posto giusto. Cercherò di analizzare da tutti i punti di vista se fa bene o fa male mangiare carne, e mi riferisco alla salsiccia di maiale, al manzo e vitello, ma anche a salumi ed affettati come prosciutto, salame, mortadella e simili. Come vedrai, prima di scrivere questo articolo su mangiare carne e salumi sono andato a caccia di informazioni su libri, siti web e programmi tv. Ho cercato di prendere per buone solo le informazioni basate su ricerche e studi effettuati su persone riguardo salumi, carni rosse, carni bianche ed in generale proteine animali.

Questo articolo è il risultato di questa mia ricerca. Una ricerca basata su fatti, non su opinioni o su ipotesi: i fatti risultanti da ricerche e studi effettuati su persone. In questo articolo ti parlerò della digestione ed assimilazione della carne e di quanta energia il nostro organismo impiega per farlo. Parlerò di una serie infinita di problemi salutari, dai più lievi ai più gravi, causati dal mangiare carne e proteine animali. Vedremo il discorso sul ferro della carne, sul rapporto tra glicemia e carne, tra cancro e carne, tra acidosi e carne, tra osteoporosi e carne. Ti parlerò delle cosiddette proteine nobili e di quelle... plebee, delle diete iperproteiche, della differenza tra sistema gastro-intestinale dell'uomo e quello degli animali carnivori.

Ma ti spiegherò anche come mai il mangiare carne e salumi provochi danni all'ambiente, all'economia mondiale ed all'ecosistema. Parlerò anche del nesso che c'è tra gli allevamenti intensivi e la diffusione di virus. Ma, ripeto, nulla di quello che ho scritto è basato su mie opinioni ma su ricerche e studi compiuti su persone e su fatti concreti. Ok, si inizia.

Mangiare carne e salumi fa bene o fa male alla salute?

Digestione ed assimilazione della carne

La digestione della carne, soprattutto delle sue proteine, avviene nello stomaco e nella prima parte dell'intestino. L'assimilazione avviene nell'intestino scomponendo le proteine e gli altri componenti della carne in sostanze utili all'organismo.

Per digerire la carne occorrono molte ore. I tempi di assimilazione sono molto lunghi e sommati a quelli di digestione si va dalle 10 alle 50 ore e più, a seconda del tipo di carne, talvolta anche 70 ore. La digestione e l'assimilazione delle proteine, soprattutto quelle di origine animale, è quindi molto dispendiosa per l'organismo a livello energetico e di stress epatico e renale. In pratica molta dell'energia che otteniamo mangiando carne viene spesa dall'organismo nel processo di digestione ed assimilazione della stessa, per cui il gioco non vale la candela.

Tutto ciò senza contare che la carne provoca acidosi nel nostro organismo e conseguente esposizione a malattie di vario genere, oltre al fatto che molti studi, come ti dico in questo ed in altri articoli, associano il consumo di carne ai tumori soprattutto del colon.
(fonti:
- Digestione delle proteine in Albanesi.it
- Intervista a Valdo Vaccaro: Alimentarsi correttamente, intervista riportata in molti blog)

La carne e le proteine animali causano acidosi

Il concetto secondo il quale i cibi che mangiamo se sono acidi ci acidificano e se sono alcalini ci alcalinizzano è errato, dal momento che il nostro organismo trasforma il cibo in sostanze più semplici cambiando anche il loro ph. Infatti gli agrumi ed in generale tutta la frutta, che per natura è acida, quando la mangiamo va ad alcalinizzare l'organismo perché rilascia ceneri alcaline nel duodeno. Il duodeno è attaccato allo stomaco ed è la prima porzione dell'intestino tenue, prepara i cibi tramite il proprio muco e tramite gli enzimi digestivi e la bile del fegato. Viceversa ci sono ad esempio alcuni cibi alcalini come la carne o anche pesce latte ed uova, che una volta mangiati diventano acidi, acidificano l'organismo perché rilasciano ceneri acide nel duodeno.

Le ricerche hanno evidenziato che le proteine animali, al primo posto la carne, aumentano il carico acido dell'organismo il quale va in acidosi, cosa che invece non avviene con le proteine vegetali. Per tentare di far rialzare il Ph l'organismo toglie il calcio dalle ossa sotto forma di sali di calcio, che è un elemento basico, ma così facendo le ossa diventano sempre più povere di calcio causando osteoporosi ed aumentando il rischio di fratture. Ma questo già lo sappiamo da moltissimi anni: l'assunzione di proteine animali quali carne e formaggi, tra gli innumerevoli effetti dannosi sull'organismo, causano appunto acidosi la quale causa osteoporosi. Pensa che i primi studi risalgono a molti decenni fa e furono pubblicati a partire negli anni '70 cioè nel 1974, 1981 e 1990. Ma poi ne seguirono molti altri.

Un altro studio sulla carne e sulle proteine animali evidenzia il fatto che bloccano la formazione della vitamina D 1,25 ossia quella attiva e sintetizzata nei reni: questo perché creano nel sangue un ambiente acido che rallenta o impedisce all'enzima renale di sintetizzare questa vitamina.
(fonti:
- Salute e Ph in Conferenza di Imola 17/11/2013 di Valdo Vaccaro
- Cibi a residuo acido e cibi a residuo alcalino di Valdo Vaccaro
- libro Dizionario Di Salute Naturale di Valdo Vaccaro, Anima edizioni, 2012
- libro: China Study di T. Colin Campbell, MacroEdizioni
- libro: Il cibo dell'uomo, di Franco Berrino, vari capitoli, FrancoAngeli edizioni, 2015
- video Dott. Franco Berrino - Il calcio e le ossa al PalaBruel di Bassano del Grappa nel 2015
- libro Alimentare Il Benessere, di Franco Berrino, pag 54, FrancoAngeli edizioni, 2012
- libro Medicina Da Mangiare, di Franco Berrino, pag 202, FrancoAngeli edizioni, 2018
- The Alkaline Diet: An Evidence-Based Review, HealtLine)

Carni e salumi mantengono l'organismo in perenne infiammazione

La carne, gli insaccati ed i formaggi mantengono l'organismo in uno stato di infiammazione. Infatti questi cibi contengono acido arachidonico e l'organismo ottiene da quest'ultimo le prostaglandine infiammatorie. Inoltre le carni conservate sono ancora di più pro-infiammatorie perché contengono nitriti. Come già detto più volte su altri miei articoli, l'infiammazione costante ed alta può causare cancro.
(fonti:
- libro Il Cibo Dell'Uomo, di Franco Berrino, FrancoAngeli edizioni, 2015, cap. 13, pagg. 145-147
- Consumption of red meat and whole-grain bread in relation to biomarkers of obesity, inflammation, glucose metabolism and oxidative stress)

La carne è la causa di più fattori della sindrome metabolica

Il fatto di avere una dieta ricca di proteine animali e quindi il fatto di mangiar carne e salumi ma anche formaggi, provoca la cosiddetta sindrome metabolica. È una condizione caratterizzata dalla presenza di 3 o più dei seguenti fattori:
- eccesso di peso e grasso,
- pressione sanguigna alta o normale in trattamento farmacologico,
- glicemia alta,
- trigliceridi alti,
- colesterolo buono (HDL) basso.

Infatti la sindrome metabolica dipende da come uno mangia e, se presente, aumenta il rischio di ammalarsi di cuore, diabete, cancro, Alzheimer, osteoartrite. E' provocata, oltre che dalla carne e salumi, anche da formaggi, dai cibi con alto indice glicemico e carico glicemico (dolci, zuccheri, dolcificanti, cereali raffinati, farine raffinate), dai grassi idrogenati, da alcol e da eccesso di sale. Possiamo proteggerci dalla sindrome metabolica con una dieta priva di proteine animali, povera di grassi saturi e di sale, ma ricca di cereali non raffinati, di farine non raffinate, di verdure, di legumi, di frutta fresca e secca, di grassi insaturi come gli olii ottenuti meccanicamente, tipo olio extravergine d'oliva grezzo e spremuto a freddo oppure olii di semi pressati, oppure tipo i semi oleaginosi. A tutto questo è bene associare un po' di attività fisica.

Due studi pubblicati sul sito NCBI (National Center for Biotechnology Information) confermano che è possibile ridurre la sindrome metabolica nei suoi tre fattori con la dieta mediterranea magari integrata con frutta a guscio (la vera dieta mediterranea cioè a base di cibi vegetali).
(fonti:
- libro: Il cibo dell'uomo, di Franco Berrino, cap.16, FrancoAngeli edizioni, 2015
- Effect of a mediterranean-style diet on endothelial dysfunction and markers of vascular inflammation in the metabolic syndrome: a randomized trial
- Effect of a Mediterranean diet supplemented with nuts on metabolic syndrome status: one-year results of the PREDIMED randomized trial)

Quelli che l'uomo cacciatore del Paleolitico mangiava carne e la costituzione fisica dell'uomo rispetto agli animali carnivori

Nel 2004 due professori dell'Università della California del sud, tali Craig Stanford e Caleb Finch, pubblicarono una loro ricerca dove dissero che 2.500.000 anni fa l'uomo iniziò a nutrirsi di carne. E da lì i due prof fanno paragoni tra scimmie e primati con gli uomini, dicendo che l'uomo è capace di difendersi dai grassi saturi e dalle sostanze nocive contenute nella carne dei cadaveri di animali, sostanze come la putrescina, la cadaverina e l'acido urico (non fanno però cenno al fatto che il consumo di carne è associato a tumori, osteoporosi e quant'altro).

In realtà quello che avvenne migliaia o milioni di anni fa si basa su supposizioni e su prove archeologiche discutibili e mal interpretate. Voglio farti una citazione presa dal libro Il Cibo Dell'Uomo di Franco Berrino, quando parla del luogo comune che noi umani sino a 15.000 anni fa eravamo cacciatori-raccoglitori e che mangiavamo molta carne. In realtà l'80% di loro mangiavano semi, frutta, erbe, radici, tuberi..., come testimoniano molti studi pubblicati in molti siti web, ad esempio The Real Caveman Diet, Oldest human faeces show Neanderthals ate vegetables, How cooking vegetables changed humanity 10,000 years ago.

Ma a chi, nonostante questo, vuol per forza mangiar carne il prof Berrino suggerisce di alternarne il consumo a giorni di digiuno, proprio come faceva l'uomo di migliaia di anni fa quelle poche volte che mangiava carne. Ed a chi ha il gruppo sanguigno zero, secondo una bizzarra ed infondata teoria secondo la quale gli uomini cacciatori sino a migliaia di anni fa erano del gruppo zero e che quindi anche oggi chi ha questo gruppo dovrebbe mangiar carne, suggerisce di mangiarne quanta ne vogliono a condizione che se la vadano a cacciare personalmente con arco e frecce, proprio come l'uomo cacciatore.
(fonte:
- libro Il Cibo Dell'Uomo, di Franco Berrino, pag 21, nota n.4, FrancoAngeli edizioni, 2015)

Torniamo al confronto tra uomo, scimmia e carnivori. Gli animali carnivori hanno l'enzima uricasi o urato ossidasi, l'uomo non ce l'ha. La funzione di questo enzima è quello di catalizzare l'ossidazione dell'acido urico e, come saprai, l'uomo quando mangia carne può andare incontro all'uricemia alta che è l'accumulo di acido urico nel sangue e che può causare anche la gotta.

Il fatto poi di paragonarci alle scimmie ed ai primati dimostra l'esatto contrario, come ad esempio lo scimpanzé che mangia frutta e vegetali. Tra noi e le scimmie qualcosa di diverso c'è, noi parliamo loro no, noi camminiamo in modo diverso da loro, etc. Ma guardando come siamo fatti internamente si notano molte analogie. Ad esempio il modo in cui è fatto tutto il sistema digerente, la mandibola, la bocca. Queste sono fatte per mangiare e triturare semi e vegetali, infatti la mandibola dell'uomo e della scimmia si può spostare lateralmente, come quella di ogni animale vegetariano. I carnivori no, loro hanno la mandibola fissa che, insieme ai denti anche quelli molto più grandi e aguzzi rispetto ai vegetariani, strappano la carne cruda dalla loro preda.

Il sistema gastro-intestinale, sia nella scimmia sia nell'uomo, è molto lungo ed è un ambiente poco acido, non come quello dei carnivori che hanno una quantità di acido cloridrico di dieci volte maggiore di quello delle scimmie e di quello umano. Infatti i carnivori, con il loro sistema gastro-intestinale corto e molto acido, debbono digerire ed assimilare la carne molto velocemente per evitare che imputridisca lungo il tubo digerente (come infatti avviene in noi umani se mangiamo carne, cotta o cruda). Il tratto gastro-intestinale umano e delle scimmie è lunghissimo, proprio per meglio digerire i vegetali che necessitano di una percorrenza lunga in modo che i villi intestinali catturino meglio i nutrienti ivi contenuti. Come puoi notare guardando qualunque parte di un organismo di un animale o dell'uomo, la forma indica la funzione.

Nei denti di noi umani non ci sono i canini superiori grossi che a bocca chiusa sono incrociati con quelli inferiori come quelli dei carnivori, ma al contrario se noi umani chiudiamo la bocca notiamo che non abbiamo canini grossi e sporgenti ma tutti i denti superiori ed inferiori sono combacianti. Noi umani mastichiamo a lungo i cibi, i carnivori strappano la carne e la ingoiano senza masticarla molto. Il tratto gastro-intestinale nell'uomo è lunghissimo invece quello dei carnivori è molto corto con stomaco muscoloso e molto acido che può facilmente digerire la carne, stessa acidità ce l'hanno nell'intestino. Il nostro stomaco invece, quando si vede arrivare carne (compresi salumi o roba simile), secerne moltissimo acido cloridrico per digerirla e qui ci rimane molto a lungo. Poi passa nell'intestino tenue per il completamento della digestione, ma poiché questo è a Ph basico ed è sensibile agli acidi dello stomaco, qui continua per molto tempo il lavoro di digestione della carne. Il risultato di questo lungo lavoro di digestione porta alla putrefazione delle proteine della carne ed alla formazione di sostanze tossiche. In realtà il nostro tratto gastro-intestinale è adatto cibi vegetali, verdure, ortaggi, legumi, frutta, a carboidrati (la cui digestione inizia in bocca), a molte fibre e poche proteine (vegetali e non animali).
(fonti:
- Noi siamo fatti cosi: i motivi per cui è bene mangiare poca carne, a cura della Dr.ssa Annalisa Caudullo, Biologa Nutrizionista (se il link non funziona prova questo)
- Natura, un meccanismo perfetto: Evoluzione della Specie Umana: quando l'uomo ha iniziato a nutrirsi di cadaveri animali?
- Uricasi o Urato ossidasi, Wikipedia
- The Real Caveman Diet
- Oldest human faeces show Neanderthals ate vegetables
- How cooking vegetables changed humanity 10,000 years ago
- libro Il Cibo Dell'Uomo, di Franco Berrino, pag 21, nota n.4, FrancoAngeli edizioni, 2015
- Fats and Cholesterol)

Il fabbisogno giornaliero di proteine raccomandato di 0,80 gr/kg di peso come è stato calcolato

I vari organismi internazionali di salute, come ad esempio l'Organizzazione Mondiale della Sanità, raccomandano di mangiare proteine in misura di 0,80 gr per kg di peso. Facendo i calcoli, io che peso 67 kg, dovrei mangiare intorno ai 53 gr di proteine al giorno, che è una quantità alquanto esagerata, anche se gli europei e soprattutto gli americani ma anche i cinesi ne mangiano molto di più. Ma come si arriva a questi 0,80 gr di proteine per kg di peso? Chi li ha stabiliti?

Secondo due studi, Waterlow JC. Metabolic adaptation to low intakes of energy and protein. Annu Rev Nutr. 1986;6:495-526 e National Research Council. Recommended dietary allowances 10th ed" National Academy Press. 1989 (vedi fonti alla fine di questao capitolo), il fabbisogno proteico giornaliero di una persona di 100 kg di peso dovrebbe essere in media di 33 gr di proteine per cui 0,33 gr di proteine per ogni kg di peso.

Come è stato ottenuto questo risultato? Ti spiego. Questo risultato sarebbe stato ottenuto misurando l'escrezione di azoto in una ipotetica persona con una dieta priva di proteine. Infatti la definizione di fabbisogno giornaliero di proteine, o fabbisogno proteico, è: quantità di proteine da assumere per compensarne la perdita giornaliera in modo da pareggiare il bilancio azotato determinato misurando l'escrezione di azoto in una ipotetica persona che non mangia proteine; siccome non ci sono alimenti che contengono azoto, tutta l'escrezione di azoto in una persona che non mangia proteine ma solo carboidrati e calorie a sufficienza deriva dalla disgregazione delle proteine corporee della persona stessa.

Capito tutto fin qui? Ok. Ammesso che questo possa essere un modo realistico per definire il fabbisogno di proteine, io che peso 67 kg dovrei assumere 22,11 gr di proteine al giorno. E questo quantitativo direi che è quello giusto, ragionevole. Ma...

Ma a questo quantitativo è stato aggiunto un fattore di sicurezza basato su valutazioni soggettive tipo digeribilità e risposta del nostro organismo, per cui da 0,33 gr di proteine ogni kg di peso si va a finire a 0,80 gr di proteine ogni kg di peso. Ed allora, in base a questo fattore di sicurezza, io dovrei mangiare non più 22,11 gr di proteine al giorno ma addirittura 53,60 gr di proteine al giorno! Non ho parole... non chiedermi commenti, ti prego.
(fonti:
- Protein and amino acid requirements in human nutrition, FAO/WHO/UNU, 2007
- Waterlow JC. Metabolic adaptation to low intakes of energy and protein. Annu Rev Nutr. 1986;6:495-526 - NCBI
- National Research Council. Recommended dietary allowances 10th ed, National Academy Press. 1989 - NCBI)

La carne provoca cancro, malattie del cuore, malattie degenerative, diabete, obesità

Nel 2015 l'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, nelle sue Monografie sulla valutazione dei rischi cancerogeni per l'uomo, classificò tutte le carni conservate come cancerogene e le carni rosse come probabili cancerogene. In realtà questo "probabile", alla luce delle ricerche e studi riportati nel presente articolo, significa che aumentando la quantità consumata di carni rosse e di salumi il rischio di sviluppare il cancro aumenta. Questi studi sono basati su questionari dove la gente veniva invitata a scrivere quanta carne rossa e quanta carne conservata mangiava, ma sono stime in difetto, visto che la gente non si rende conto che la carne non è solo bistecca ma anche prosciutto, tortellini, lasagne, ragù, supplì al ragù etc.

L'associazione carne-tumori viene ribadita da moltissimi studi, oltre che dai ben noti studi EPIC (European Prospective Investigation into Cancer and nutrition, fatto su 500.000 persone) e dal China Study, in generale tutta la carne rossa e bianca ma in special modo quella rossa. Le tradizioni sono tradizioni ma la realtà è realtà. Molte, troppe persone mangiano carne in tutte le forme, tanto che la diamo anche ai bimbi. Cancro al colon, al retto, alla prostata, alla mammella sono solo i tumori più frequenti associati al consumo di carni.

Ma oltre al cancro c'è anche il rischio di malattie del cuore. L'Università di Hanvard, che ha seguito 200.000 donne e 50.000 uomini, ha visto che una porzione di carne al giorno fa aumentare il rischio di morire per malattia cardiaca del 13%, se carne lavorata del 20%. Ma c'è anche il rischio di sviluppare malattie degenerative come l'Alzheimer a causa dell'effetto pro-ossidante del ferro della carne, il cosiddetto ferro-eme, come ti dirò tra alcuni capitoli di questo articolo. Al contrario, il ferro ricavato dei vegetali non ha questo effetto.

In quale modo il mangiar carne produce dei danni? La carne è associata all'obesità perché mangiare troppe proteine fa ingrassare, al diabete perché provoca l'insulino resistenza, ed ai tumori come testimoniato da numerosi studi. Basterebbe sostituire la carne con legumi, semi e frutta secca per ridurre di moltissimo questo rischio. E, come dico ogni tanto nei miei articoli, queste non sono opinioni ma sono risultati di studi e ricerche compiuti su persone.

Il consumo di carni causa infiammazione cronica, mentre invece il cibo vegetale la riduce. Lo stato di infiammazione cronica causa molte malattie croniche, tipiche di quelle popolazioni che basano la loro dieta su cibi animali. La carne, ricca di acidi grassi saturi, causa anche l'aumento del colesterolo LDL mentre i cibi vegetali regolando il colesterolo contrastano ipertensione e dislipidemie. Oltre a questo la carne e le proteine animali sono ricche di un aminoacido chiamato L-carnitina (di cui i palestrati spesso si fanno) che viene trasformato dai batteri intestinali in trimetilamina-N-ossido (TMAO) che favorisce l'aterosclerosi e l'infarto del miocardio del 20%.

Nel mio articolo dedicato all'indice glicemico ed al carico glicemico spiego come aumentano i fattori di crescita e proliferazione cellulare. Anche le proteine animali, come carne e salumi ma anche latte latticini e formaggi, stimolano la produzione dell'ormone che promuove la proliferazione cellulare (IGF1 - insulin-like growth factor) e attivano il gene che promuove i fattori di crescita e la proliferazione cellulare mTOR, ed in tal modo favorisce la formazione di tumori. Recenti studi hanno dimostrato, se per caso ce ne fosse ancora bisogno, che mangiando meno proteine animali si riduce la crescita dei tumori attraverso l'inibizione del gene MTOR. Sia chiaro che le proteine occorrono al nostro organismo ma, com'è noto, in Europa e negli USA si mangia un quantitativo doppio di proteine rispetto al fabbisogno. Le proteine servono quando si è piccini come fattore di crescita delle cellule e del corpo e quando si è adulti come fattore di ricambio cellulare, ma se da adulti il quantitativo di proteine, soprattutto animali, è alto o comunque troppo, aumenta troppo il fattore di crescita e la proliferazione cellulare anche delle cellule cancerose.

L'Organizzazione Mondiale della Sanità stabilisce che l'apporto ideale di proteine è di 0,80 gr per kg di peso che corrisponde ad una media di 53 gr di proteine per l'uomo e 43 gr per la donna. Questo è un quantitativo di per sé alto. In Italia e nel Nord Europa, ma anche e soprattutto negli Stati Uniti, si consuma quasi il doppio di questi valori. L'IGF1 (insulin-like growth factor), l'ormone che promuove la proliferazione cellulare che negli adulti è responsabile dell'insorgenza di cancro, si abbassa diminuendo le calorie assunte ma a patto di diminuire anche le proteine animali come carne e formaggi. E chi ha alti livelli di IGF1 ha molte più probabilità di tumori, decadimento fisico e vita più breve. L'azione del IGF1 si può ridurre diminuendo drasticamente la quantità di proteine totali e sostituendo le proteine animali con quelle vegetali.
(fonti:
- libro La Grande Via, di Franco Berrino, FrancoAngeli edizioni, 2015, da pag 62 a pag 69, le pagine citano 39 studi e ricerche riportati da pag 301 a pag 304 con numeri di nota da 126 a 164; solo a titolo di esempio ecco alcuni di questi studi e ricerche:
- Meat, fish, and colorectal cancer risk: the European Prospective Investigation into cancer and nutrition in Journal of the National Cancer Nutrition, 2005, 97, pagg 906-9016
- Red and Processed Meat and Colorectal Cancer Incidence: Meta-Analysis of Prospective Studies in PloS One, 2011
- Red and processed meat consumption and risk of stroke: a meta-analysis of prospective cohort studies in European Journal of Clinical Nutrition 2013, 67, pagg 91-95
- Red meat consumption and risk of type 2 diabetes: 3 cohorts of US adults and an updated meta-analysis in The American Journal of Clinical Nutrition 2011, 94, pagg 1088-1096
- Long-term effects of calorie or protein restriction on serum IGF-1 and IGFBP-3 concentration in humans in Agiing Cell, 2008, 7, pagg 601-607
- Insulin-like growth factor (IGF)-I, IGF binding protein-3, and cancer risk: systematic review and meta-regression analysis in The Lancet, 2004, 363, pagg 1346-1353
- Aging in inbred strains of mice: study design and interim report on median lifespans and circulating IGF1 levels in Aging Cell, 2009, 8, pagg 277-287
- Franco Berrino, convegno Be4Eat 2015:
. video I segreti di Franco Berrino per un'alimentazione sana e naturale
. video I danni dei picchi glicemici, come tenere bassa la glicemia: Prof. Franco Berrino
- EPIC Study, European Prospective Investigation into Cancer and nutrition, studio su una coorte di 500.000 persone circa, di cui 48.000 italiane reclutate dal 1993
- libro: China Study di T. Colin Campbell, MacroEdizioni)

un simpatico maialino
un simpatico maialino

La glicemia si alza anche mangiando carne

Quando mangiamo i grassi saturi che sono contenuti nei cibi animali, come la carne ma anche i formaggi, si alza la glicemia. Le nostre cellule vengono alimentate dall'organismo con il glucosio per mezzo dell'insulina prodotta dal pancreas. E' l'insulina che si occupa di fare entrare il glucosio in ogni cellula del nostro corpo. Il glucosio viene ottenuto a partire dagli amidi e dai carboidrati: è questo il modo, più veloce e meno dispendioso in fatto di energie spese, in cui il nostro organismo ottiene il glucosio dai nutrienti che mangiamo e, per mezzo dell'insulina, alimenta le nostre cellule.

Le cellule sono rivestite da una membrana di grasso. Ma se noi mangiamo grassi animali la membrana che riveste le cellule del nostro corpo diventa rigida e l'insulina avrà difficoltà a far entrare il glucosio nella cellula. In tal caso il pancreas emetterà ancora più insulina mandando l'organismo in stato di infiammazione costante ed aumentando la proliferazione cellulare.

Occorre mangiare i grassi perché questi servono al nostro corpo. Ma dovremmo mangiare più grassi insaturi contenuti negli alimenti vegetali e meno grassi saturi contenuti nella carne in ogni sua forma. I grassi insaturi sono morbidi e mangiandoli faremo in modo che la membrana che riveste le cellule sia morbida. In questo caso l'insulina riuscirà facilmente ad entrare nelle cellule per alimentarle con il glucosio. L'importanza di questo è dovuta al fatto che l'eccesso di insulina è causa di infiammazione e di proliferazione cellulare, come ho descritto nel mio articolo dedicato all'indice glicemico, glicemia e carico glicemico.

Inoltre la carne ed i cibi animali fanno anch'essi aumentare l'infiammazione e i fattori di crescita e, quindi, fanno aumentare le cellule cancerose.
(fonti:
- video Intervento di Franco Berrino al convegno Be4Eat 2015: Franco Berrino: un'alimentazione sana e naturale, Franco Berrino: come tenere bassa la glicemia
- Be4eat.com la voce di T. Colin Campbell
- libro Il cibo dell'uomo, di Franco Berrino, cap. 17, FrancoAngeli edizioni, 2015
- China Study di T. Colin Campbell, MacroEdizioni)

Come alcalinizzarsi e come proteggersi dai danni della carne

Visto che mangiare carne e proteine animali può causare acidosi, infiammazione, sindrome metabolica, cancro, malattie del cuore e degenerative, diabete ed obesità, come si fa a proteggere l'organismo da questi effetti negativi e ad alcalinizzarlo?
Occorre innanzitutto la volontà di mantenersi in salute. E poi decidere una volta per tutte, ma in modo graduale, di aggiungere alla propria dieta giornaliera il consumo di consumo di cereali integrali (soprattutto in grani), di verdure ed ortaggi, di frutta fresca e secca, di legumi, di semi, di farine integrali. Nel contempo valutare seriamente di diminuire pian piano la carne in tutte le sue forme ed anche latte latticini e formaggi sino ad riuscire a farne totalmente a meno. Un cambiamento salutare da effettuare non dall'oggi al domani, ma in modo graduale. E di libri che ti insegnano a fare questo ce ne sono oramai centinaia.
(fonti:
- libro Medicina Da Mangiare, di Franco Berrino, FrancoAngeli edizioni, 2018, cap ?La dispensa della cucina mediterranea, pagg 55-114.
- video Franco Berrino, Come alcalinizzare al meglio il nostro corpo, convegno a Roma giugno 2015)

Tra i consigli su come organizzare la propria dieta salutare, riportati nel mio articolo dieta e alimentazione, la prima cosa da fare è via via diminuire sino a sostituire le proteine animali con quelle vegetali: primo cibo da sostituire è la carne. Con quali cibi? Ecco gli alimenti ideali: verdura, cereali integrali, legumi, frutta fresca e secca, semi, germogli... mangiando questi cibi e diminuendo sino a sostituire carne, salumi, insaccati, affettati, formaggi, latticini è il modo ideale per controllare l'equilibrio acido-basico del nostro organismo. Solo diminuendo e pian piano sostituendo le proteine animali, prima tra tutte la carne, con quelle vegetali si evita di mandare in acidosi l'organismo e si evita di esporlo a malattie e di costringerlo tra l'altro a sprecare molte energie per la digestione e l'assimilazione di tali alimenti che io definisco come cibi morti. Consumando invece cibi vegetali, cibi vivi soprattutto se li mangiamo crudi, ci riforniamo di tutto ciò di cui abbiamo bisogno, li digeriamo ed assimiliamo a costo zero dal punto di vista di dispendio di energie da parte dell'organismo, visto che i cibi vegetali contengono enzimi simili a quelli che il nostro organismo utilizza per la digestione e l'assimilazione.

Questo tipo di dieta quotidiana è ricca di fibre, non aggiunte tipo integratori ma naturalmente contenute nei cibi che mangiamo, vitamine, sali minerali, polifenoli ed altri fitocomposti che hanno attività antiossidante, antitumorale, antinfiammatoria, tutti con apporto di molta energia e limitate calorie nella giusta quantità.

Il famoso libro China Study di T. Colin Campbell, basato sullo studio China-Cornell-Oxford Project su persone durato 20 anni, evidenzia come sarebbe molto salutare diminuire o meglio evitare carne, carni conservate, latte, latticini e formaggi perché il consumo di questi cibi è associato a malattie e tumori. Come spiegato nel mio articolo Dieta e alimentazione, il dott. T. Colin Campbell iniziò questo studio cercando di dimostrare la validità della dieta basata su carni e formaggi, ma in realtà dimostrò in contrario. E cioè che carni e formaggi, proteine animali, hanno uno stretto legame con tumori, coronaropatie, diabete e come invece una dieta a base di cibi vegetali e priva di carni formaggi latticini pesce uova ed alimenti precotti e trasformati abbia come effetto la riduzione e la scomparsa di tali malattie.

Sulla base delle ricerche e studi citati nel libro La Grande Via e Il Cibo Dell'Uomo di Franco Berrino, come il famoso EPIC Study effettuato su 500.000 persone, ti posso dire che il consumo di carni, in qualunque forma, è associato a tumori e malattie cardiache e di come questi rischi diminuiscano se si sostituiscono le proteine animali con quelle vegetali. Ecco quindi che la raccomandazione che l'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro dell'Organizzazione Mondiale della Sanità diede nel 2015 (carni conservate cancerogene e carni rosse probabili cancerogene) andrebbe estesa a tutte le carni e non solo, dal momento che tutte le carni (e non solo) hanno proteine animali.
(fonti:
- video: Prof. Franco Berrino - Come alcalinizzare al meglio il nostro corpo, convegno a Roma giugno 2015
- La dieta più sana, di Valdo Vaccaro
- libro: L'alimentazione anti-cancro: i cibi che aiutano a prevenire e curare i tumori, di Beliveau e Gingras, prefazione di Umberto Veronesi, editore Sperling & Kupfer, 2006
- libro: La scelta vegetariana di Veronesi e Pappagallo, editore Giunti, 2011
- articolo su L'Espresso: Ecco la dieta anticancro di Umberto Veronesi 27/1/2010
- libro La grande via, di Franco Berrino, FrancoAngeli edizioni, 2015, pagg 63-64 e note 126-130 a pag 301
- EPIC Study, European Prospective Investigation into Cancer and nutrition, studio su una coorte di 500.000 persone circa, di cui 48.000 italiane reclutate dal 1993)

Diete per stare in salute e diete anti-cancro

L'opinione della scienza ufficiale è che le proteine animali come la carne, ma anche latticini e formaggi, servano a rafforzare l'organismo. La realtà è ben diversa: i risultati di molti studi scientifici e ricerche indipendenti provano il contrario. Tali studi provano che una dieta quotidiana basata su proteine animali come la carne sono associate a l'insorgenza di tumori e che una dieta che invece si basa esclusivamente o prevalentemente su cibi vegetali è il miglior modo per rafforzare l'organismo e contrastare efficacemente molte malattie, da quelle leggere sino al cancro. Ci sono anche storie documentate di persone che attraverso una dieta vegetale hanno fatto regredire tumori molto gravi e tra poco te ne darò qualche esempio.

La dieta anticancro di Padre Romano Zago, un frate missionario brasiliano che da moltissimi anni cura malattie comuni e cancro, è una dieta basata su alimenti vegetali, l'80% dei quali crudi, e sull'aloe che sicuramente conoscerai. I cibi esclusi dalla dieta di Padre Zago sono tutti quelli animali, cioè carne pesce formaggi latticini latte e uova, e tutti i cibi raffinati, cioè pane pasta e cereali non integrali. Oltre a questo Padre Zago aggiunge anche il consumo di Aloe Arborescents e/o Aloe Vera.

Anche la dieta ideata da Max Gerson, medico tedesco vissuto dal 1881 al 1959, era a base vegetale. Gerson curava i propri malati di tumore con una dieta a base di cibi vegetali e biologici e fu ferocemente contrastato dalla scienza ufficiale che ancora oggi non vuole completamente riconoscere il valore della sua cura, nonostante oggi ci siano studi e raccolte di testimonianze di allora che confermano la sua validità. In buona sostanza questa dieta vegetale e biologica, secondo studi effettuati successivamente, aumentano le difese immunitarie e l'organismo riesce così ad auto-guarirsi.

Ovviamente, come puoi immaginare, la Big Pharma, le multinazionali farmaceutiche, l'industria alimentare e la medicina ufficiale occidentale dicono che la dieta basata su vegetali non abbia alcun effetto anti-malattia e anti-cancro. Costoro dicono così perché debbono curare i loro interessi economici basati sul consumo di carne e su un popolo costantemente obeso e malato. Ma i risultati di molti studi dicono esattamente il contrario e sono pochi coloro i quali, tra dottori e nutrizionisti, hanno il coraggio di schierarsi pubblicamente, prove alla mano, a favore dell'alimentazione a base vegetale.

Umberto Veronesi, che non ha bisogno di presentazioni, si pronunciò pubblicamente a favore della dieta vegetale come modo di vita salutare e anti-cancro scrivendo saggi su tale argomento. In un intervista del marzo 2014 effettuata durante un servizio del programma Le Iene disse che un secolo fa solo una persona su trenta si ammalava di cancro ed oggi con la dieta a base animale la percentuale si è decuplicata ed una persona su tre ha un tumore. E disse anche che l'alimentazione vegetale è il modo migliore per stare bene perché i cibi vegetali hanno proprietà anti-cancro e anti-ossidanti, le prove e gli studi a supporto di questo li abbiamo ma non vengono pubblicati.

Nello stesso programma tv si ricorda che Otto Heinrich Warburg prese il premio Nobel per aver scoperto che le cellule cancerose non si sviluppano in ambiente alcalino e che quindi la dieta deve essere povera o meglio priva di cibi che provocano acidità come carne e cibi animali e ricca di cibi vegetali.

E sempre nello stesso programma c'è l'intervista al mitico dottor Franco Berrino che sostanzialmente conferma quanto detto sino ad ora ma aggiunge sono molti gli studi e le ricerche che affermano che una dieta senza carne e cibi animali e fatta di cereali integrali legumi verdure e frutta è la migliore per prevenire o guarire malattie e cancro, ma il mondo della medicina ancora non riconosce o non ne è a conoscenza di queste verità, infatti negli ospedali agli ammalati si da a mangiare il peggio del peggio e ci vorrà tempo affinché il menu dei ricoverati sia diverso.

Il prof. T. Colin Campbell, autore del famoso China Study, dalle sue ricerche arrivò alle stesse conclusioni di altre ricerche e cioè che se la nostra dieta è fatta dal 20% di proteine animali (quelle della carne e la caseina del latte) allora l'esposizione al rischio cancro aumenta decisamente, se tale percentuale scende al di sotto del 5% il rischio diminuisce o scompare. Invece portando sino al 20% le proteine vegetali nella nostra dieta il rischio di cancro è molto basso o nullo.
(fonti:
- libro Di Cancro Si Può Guarire, di Padre Romano Zago, Editoriale Programma, Treviso, 2012
- The Case Of The 0,005% Survivor, contenuto nel libro Living Proof, di Michael Gearin-Tosh, Scribner, Londra, 2002
- libro Guarire Con Il Metodo Gerson, di Charlotte Gerson e Beata Bishop, Macro Edizioni, Cesena, 2011
- libro A Cancer Therapy: Results of Fifty Cases and the Cure of Advanced Cancer by Diet (A summary of thirty years of clinical experimentation), di Max Gerson, 6 edizione, Gerson Institute, San Diego, 1999
- video Antonio e Massimiliano Diaco e il Dott. Rege-Gianas all'evento Be4eat2013 a Vicenza
- video La storia del signor Antonio Diaco: Mi sono curato con l'alimentazione
- video La testimonianza di altri due pazienti che hanno combattuto il cancro con una dieta sana e con l'aloe (vedi secondo paziente a partire dal 10')
- video La storia del tumore guarito di Antonio
- articolo Ecco La Dieta Anti-Cancro, di Umberto Veronesi, l'Espresso 27/1/2010
- video Interviste tra cui Veronesi e Berrino al programma Le Iene del 3/3/2014
- libro China Study di T. Colin Campbell, MacroEdizioni)

Il ferro contenuto nella carne

Ecco come iniziano le leggende metropolitane sulla bontà del ferro contenuto nella carne. Alcuni studi degli anni '40 misurarono il ferro dei bimbi alla nascita e quello ad un anno, consentendo quindi il calcolo del fabbisogno nel primo anno di vita. Altri studi compiuti sugli adulti cercarono di dimostrare che il ferro del latte e dei vegetali era meno assorbibile di quello della carne. Moltiplicarono il ferro del latte di mamma e di quello delle pappe per la frazione assorbibile e conclusero che per garantire il ferro ai poppanti occorreva fargli mangiare molta carne ogni giorno. Questa deduzione e questo calcolo erano totalmente sbagliati perché i bimbi sui quali avevano calcolato la quantità di ferro non avevano mangiato carne ma latte di mamma, verdure, cereali e legumi in quantità maggiori di quanto credevano gli autori degli studi.

Purtroppo questa leggenda metropolitana di far mangiare omogeneizzati di carne ai poppanti si è perpetrata sino ai nostri giorni. Sta di fatto che molti studi e ricerche dicono che l'aumento del consumo di carne, in particolare carni rosse ed insaccati, è il fattore che ha fatto aumentare malattie come obesità, aterosclerosi, ipertensione e cancro.
(fonti:
- Cancer Prevention Recommendations (Fondo mondiale per la ricerca sul cancro)
- libro Il Cibo Dell'Uomo, di Franco Berrino, FrancoAngeli edizioni, 2015, cap.1, da pag 22
- The Seven Countries Study, studio su oltre 12.700 uomini di sette nazioni europee)

In realtà il ferro contenuto nella carne, cosiddetto ferro-eme, è mutageno cioè è capace di danneggiare il DNA. Le carni rosse ne contengono molto ma causa la formazione di tumori, soprattutto intestinali, visto che aiuta la formazione di N-nitrosamine cancerogene (si formano nell'ambiente acido dello stomaco dalla reazione dei nitriti con prodotti del metabolismo degli aminoacidi). Il ferro-eme delle carni tipo salumi o insaccati trattati con nitriti e nitrati è sotto forma di nitrosilato e promuove il cancro 5-6 volte rispetto al ferro delle carni rosse, che già è alto di suo.
Per ottenere ferro biodisponibile molto meglio mangiare alimenti vegetali associando l'assunzione di vitamina C, che favorisce l'assorbimento del ferro, sotto forma di agrumi come ad esempio il limone. Cibi vegetali che contengono ferro sono i legumi compresa la soia (italiana e bio), le verdure come spinaci, carciofi, borragine, germogli di legumi, bietole, insalata valeriana, asparagi, i cereali come amaranto, avena, quinoa, farro, kamut, grano, miglio. Debbo dirti anche che il ferro della carne è sempre assimilato, anche quando l'organismo ne ha già a sufficienza causando i problemi che elenco nel presente articolo, mentre il ferro dei vegetali viene assimilato dall'organismo, in presenza di vitamina C, solo quando serve.

Altro esempio di componenti cancerogeni sono le ammine eterocicliche: quando si cuoce la carne ad alta temperatura o nella cottura prolungata o nella piastra, queste si formano e vengono mangiate insieme alla carne.
(fonti:
- libro Il Cibo Dell'Uomo, di Franco Berrino, FrancoAngeli edizioni, 2015, cap. 7, pagg. 95-96
- libro Medicina Da Mangiare, di Franco Berrino, FrancoAngeli edizioni, 2018. pagg 214-215
- Heme iron from meat and risk of adenocarcinoma of the esophagus and stomach
- Red Meat-Derived Nitroso Compounds, Lipid Peroxidation Products and Colorectal Cancer
- Potential carcinogenicity of red and processed meat in colorectal cancer
- EPIC Study, European Prospective Investigation into Cancer and nutrition, studio su una coorte di 500.000 persone circa, di cui 48.000 italiane reclutate dal 1993)

Proteine nobili: stanno solo nella carne?

Come già detto, l'Organizzazione Mondiale della Sanità stabilisce che l'apporto ideale di proteine è di 0,80 gr per kg di peso che corrisponde ad una media di 53 gr di proteine per l'uomo e 43 gr per la donna. Il fabbisogno del bambino lo stabilisce in 40 gr. Ma l'Organizzazione Mondiale della Sanità abbonda sempre: queste quantità sono già troppe così stabilite, ma noi ne mangiamo molte di più. Anche i bimbi ne mangiano molte di più. Ed abbiamo visto che non fa bene mangiare troppe proteine, specialmente se proteine animali. Tanto per ribadire uno di questi effetti collaterali, considera che non si ingrassa semplicemente mangiando troppi grassi ma soprattutto mangiando troppe proteine, soprattutto animali. Lo so bene io, che sto scrivendo il presente articolo, quando verso la fine del 2013 pesavo 78 kg ed iniziai a non mangiar carne né salumi ma continuai a mangiare carboidrati olio extravergine d'oliva e frutta secca: mesi dopo mi ritrovai a 70 kg. Ed una volta tolti i formaggi calai ancora di 2 kg.

Ma dove stanno e cosa sono le cosiddette proteine nobili e chi ha messo loro questo appellativo? Intanto lasciami dire che le proteine stanno dappertutto, non solo nella carne o nel pesce o nelle uova o nei formaggi, ma anche nei cereali tipo riso, pasta, biscotti, pane, pizza, farro etc, nei legumi compresa la soia (biologica), nella frutta secca tipo pinoli noci mandorle nocciole arachidi etc... Pensa che un pochino si trovano persino nel cacao, nei fagiolini, nella frutta (sì, nella frutta!) tipo albicocche o avocado ma anche nei vari semi come canapa, chia, zucca, girasole o nella verdura tipo broccoli, spinaci, cavoli, carciofi...

Le proteine sono fatte di aminoacidi, e la carne e gli alimenti origine animale hanno proteine che contengono tutti gli aminoacidi essenziali per il nostro organismo, il quale non sa sintetizzarle da solo. Ed è per questo che è stato dato loro questo aggettivo a metà strada tra il sociale e l'idiota: nobili. Peccato però che carne e alimenti di origine animale fanno ingrassare, sono associate a tumori come il cancro al colon perché provocano acidosi e perché il tipo di ferro contenuto (eme) è molto ossidante e causa la formazione di cellule cancerose, provocano osteoporosi perché quando il corpo è in acidosi le ossa perdono sali di calcio per contrastare l'acidosi, favoriscono diabete perché ostacolano il funzionamento dell'insulina a causa dei grassi animali contenuti nelle carni e nei formaggi, provocano ipertensione arteriosa.

Per fortuna i cibi vegetali, contrariamente a quello che dice la tv e i vari enti ufficiali di alimentazione, ci offrono tutte le proteine nobili che vogliamo. Ad esempio basta farsi un piatto costituito da un legume ed un cereale per avere tutti gli aminoacidi essenziali, tipo pasta e fagioli, riso e lenticchie, pasta e ceci, minestra con piselli, cuscus o couscous e ceci o anche riso e soia. Ma questo è solo un esempio perché mangiando tutti i cibi vegetali abbiamo le cosiddette proteine nobili che ci occorrono e, nel contempo, allontaniamo i pericoli offerti dal mangiare carne e proteine animali. Ma, ovviamente, anche con le proteine vegetali occorre mangiarne la giusta quantità. Gli eschimesi che si abbuffano di carne, mi dici? Sì, ma in un altro mio articolo ti rivelerò come va la loro salute.
(fonti:
- Protein and amino acid requirements in human nutrition, FAO/WHO/UNU, 2007
- American Journal of Clinical Nutrition, vol 99, pagg 718-722, 2014
- libro Il Cibo Dell'Uomo, di Franco Berrino, FrancoAngeli edizioni, 2015, cap. 26)

Le donne che mangiano carni conservate (salumi) durante la gravidanza

Le donne che mangiano salumi durante la gravidanza aumentano il rischio di tumori cerebrali nel nascituro. In parole povere, se vuoi farti del male mangiando salumi fai pure ma non farlo se sei incinta. Lo affermano due ricerche che riprendono alcuni studi epidemiologici. Queste ricerche dicono che il rischio di tumori cerebrali infantili aumentano con l'aumentare del consumo di salumi da parte della madre incinta.
(fonti:
- Childhood Brain Tumors and Maternal Cured Meat Consumption in Pregnancy: Differential Effect by Glutathione S-Transferases
- A meta-analysis of maternal cured meat consumption during pregnancy and the risk of childhood brain tumors)

Carne, proteine e diete iperproteiche

In media mangiamo 100 gr di carne ciascuno al giorno, 224 gr giornalieri ed 80 kg annuali nelle nazioni ricche (dati del 2015, perché oggi sono aumentati), niente in quelle povere. E la carne fa ingrassare, le proteine animali fanno ingrassare, lo dice lo studio EPIC (European Prospective Investigation into Cancer and nutrition) fatto su 500.000 persone. Chi mangia poche proteine, cioè meno del 20% di ciò che mangia in totale, non ingrassa ed è meno soggetto a malattie, chi ne mangia di più ingrassa e si ammala. E poi una volta ingrassati si fanno le diete per dimagrire.

Che dire delle diete iperproteiche? Dapprima ti fanno dimagrire (in realtà deperire è il termine esatto) velocemente ma poi alla lunga ti fanno riacquistare peso più di prima e ti fanno ammalare. Questo perché le cellule del nostro organismo ricavano energia (glucosio) dai carboidrati perché è il mezzo più semplice e meno dispendioso per l'organismo di alimentare le cellule. Ma nelle diete iperproteiche senza carboidrati e con un'enormità di proteine il nostro organismo è costretto ad intossicarsi per cercare di ricavare energia bruciando le proteine spendendo una quantità enorme di energia e producendo rifiuti tossici e soprattutto mandando in acidosi l'organismo esponendolo così a molte malattie. Inoltre non è dimagrimento quello che avviene in tali casi, ma deperimento del corpo proprio perché il nostro organismo viene costretto a fare un enorme lavoro inusuale per ricavare glucosio dalle proteine mandando in acidosi l'organismo, aumentando l'infiammazione ed impoverendo le cellule. Che altro dire?
(fonti:
- libro Il Cibo Dell'Uomo, di Franco Berrino, FrancoAngeli edizioni, 2015, cap.17, pag 180)
- Macronutrient composition of the diet and prospective weight change in participants of the EPIC-PANACEA study
- EPIC Study, European Prospective Investigation into Cancer and nutrition, studio su una coorte di 500.000 persone circa, di cui 48.000 italiane reclutate dal 1993)

Ma le industrie dicono che mangiar carne e salumi fa bene

I bambini sono fonte di guadagno non solo perché compaiono in ogni pubblicità ma anche perché le industrie degli omogeneizzati di carne, del latte artificiale e del latte vaccino, dei formaggini, dei formaggi stagionati, dei salumi e delle merendine e del cibo industriale sanno come convincere le mamme che i loro prodotti sono meglio del latte di mamma, delle pappe di cereali legumi e verdure, delle torte fatte in casa, della frutta fresca, del cibo naturale. Ed allora le mamme danno questi cibi da mangiare ai loro pargoli, spinte dalla pubblicità della tv.

Ma non c'è da stupirsi perché le industrie della carne, a cui sta poco a cuore la salute dei bambini ma molto di più quella del proprio portafoglio, hanno convinto persino le istituzioni pubbliche ed i pediatri, facendo passare messaggi completamente errati e contrari alle ricerche ed agli studi descritti nel presente mio articolo. Addirittura riescono a far passare il concetto che carni e salumi sono indispensabili alla crescita e debbono far parte delle mense scolastiche.
(fonti:
- libro Il Cibo Dell'Uomo, di Franco Berrino, FrancoAngeli edizioni, 2015, cap. 25, pagg.259-260)

Ma allora a cosa serve mangiare carne?

E' vero che, come dice Luciana Baroni presidente dell'Associazione Scientifica di Nutrizione Vegetariana, chi mangia solo vegetale ed evita i prodotti animali ha una vita più lunga e si ammala meno di cancro, ictus, infarto, ipertensione, diabete, ha un fisico snello, non ha più stitichezza o malattie renali ed altro. Ma è anche vero che ci sono persone che mangiano completamente vegetale ma mangiano ugualmente male, perché mangiano zuccheri o cocacola o bevono alcol o semplicemente mangiano troppo, quando zucchero cocacola e alcol fanno malissimo e così pure mangiare troppo.

Ridurre il consumo di carni rosse ed evitare il consumo di carni conservate è una direttiva del Fondo mondiale per la ricerca sul cancro. Questa affermazione si basa su ricerche e studi che testimoniano come il consumo di carni rosse (ma anche bianche) e carni conservate sia associato con i tumori. Tra le varie cause c'è il fatto che il ferro delle carni, il cosiddetto ferro-eme che è molto ossidante e mutageno, favorisca la formazione di cellule cancerose soprattutto nell'intestino, le N-nitrosammine.

Sorge spontanea la domanda: ma allora a cosa serve mangiare carne?
- La carne non ha fibre,
- ha minerali e vitamine ricavabili da molti altri alimenti vegetali,
- ha il colesterolo, che è una sostanza demonizzata ma che ha molte funzioni importanti, ma comunque il nostro organismo se lo fabbrica da sé e non serve aggiungerne dell'altro,
- acidifica l'organismo, contiene ferro-eme che è ossidante e mutageno ed entrambi i fattori possono causare tumori,
- ha la vitamina D ma il nostro organismo la sintetizza da sé quando prendiamo il sole, ammesso che ne prendiamo abbastanza ogni giorno,
- non aiuta la stitichezza anzi la peggiora,
- non aiuta la glicemia anzi il contrario (vedi mio articolo Glicemia e Grassi Saturi),
- non fa bene alle ossa perché causa osteoporosi visto che acidifica l'organismo con le sue proteine animali e causa la perdita di calcio dalle ossa (vedi mio articolo Carne Formaggi e Latte),
- non fa bene al peso perché ci fa ingrassare,
- ha la vitamina B12 ma, come dirò in un mio prossimo articolo, nessun alimento la contiene in modo naturale; la B12 è prodotta da funghi e batteri ed il nostro organismo la auto-produce per mezzo della flora batterica in combinazione con il cosiddetto fattore intrinseco intestinale ed in presenza di cobalto; dobbiamo quindi assumere cibi che contengano tracce di cobalto come funghi tartufi verdura ortaggi legumi (o anche vongole), oltre al fatto che alcuni da questi cibi assumi anche ferro buono assimilabile in combinazione con l'assunzione di un cibo che contiene vitamina C).
(fonti:
- libro Processo Alla Carne, di Franco Berrino, Michele Emiliano, a cura di Pino Africano, Sonda edizioni, 2016
- Heme Iron from Meat and Risk of Colorectal Cancer: A Meta-analysis and a Review of the Mechanisms Involved - Cancer Prevention Research, 2011, sito dell'A.A.C.R. - stesso documento in PDF sul sito dell'Università Federale Tolosa
- Red and processed meat, nitrite, and heme iron intakes and postmenopausal breast cancer risk in the NIH-AARPDiet and Health Study - Wiley Online Library, casa editrice americana
- Il falso e bidonistico mito mondiale della B12 - Valdo Vaccaro
- Vitamina B12 e le sue carenze - dott.essa Federica Giacosa
- Glicemia e Grassi Saturi
- Carne Formaggi e Latte)

L'enorme bisogno di carne delle popolazioni ricche causa danni all'economia, all'ambiente ed all'ecosistema

L'esigenza smisurata di carne delle popolazioni che vivono nel benessere economico è una delle principali cause di povertà e fame. Infatti la domanda di carne in moltissime nazioni continua a crescere e siamo così costretti a disboscare intere foreste per metterci coltivazioni intensive di cereali legumi e soia per nutrire il bestiame che rappresenta la nostra fabbrica di carne. Questi cereali e legumi che servono per dar da mangiare all'immensa popolazione di animali delle carceri degli allevamenti intensivi, sono in quantità tale che sfamerebbero una popolazione doppia di quella attuale sulla Terra. Tra pochi anni questo sistema fallirà, perché è inefficiente: per produrre una caloria di cibo animale dobbiamo produrre dieci calorie di cibo vegetale, che invece potrebbe essere prodotto dall'uomo. La carne causa infiammazione, espone a malattie e quindi a dolore.

Scegliendo di mangiare cibi vegetali al posto della carne, si riducono le malattie del nostro organismo, si riduce l'infiammazione ed il dolore, Ma si riduce anche il dolore degli animali negli allevamenti intensivi, si fa in modo da ridurre gli allevamenti intensivi, si riduce la sofferenza ed il dolore di popolazioni a causa della povertà e della fame.

E' un controsenso parlare di popolazioni che soffrono la fame quando vieni a sapere che tra i 7 miliardi di persone sulla Terra ce n'è 1 miliardo denutrito ed più di un miliardo obeso e mangia come se avessimo a disposizione 5 pianeti Terra. La soluzione ci sarebbe, una soluzione che consentirebbe a noi popoli ricchi di salvarci dalle malattie che provoca la carne ed ai popoli poveri di migliorare il loro stato di povertà e di fame. Occorrerebbe permettere ai popoli poveri di coltivare la loro terra diventata di proprietà dell'agricoltura industriale, quella dei pesticidi e degli ogm, e permettere ai popoli ricchi di mangiare i cibi naturali.

Invece tutti si prodigano a cercare di creare allevamenti intensivi di bestiame, agricolture fondate su pesticidi, disboscamenti per fare spazio a coltivazioni monoculture con o senza ogm, trasporti globalizzati in giro per il pianeta Terra. Metà del terreno agricolo del pianeta è usato per coltivare cereali legumi e soia da dare a 25 miliardi di animali da allevamento di cui 4 miliardi di bovini che oramai non sanno più cosa sia l'erba perché non la mangiano più e crescono velocemente a forza di antibiotici ed ormoni perché poi debbono essere macellati per dare le bistecche al grasso e obeso mondo occidentale. E più carne mangiamo e più ci ingrassiamo e ci ammaliamo.

Tutti quei cereali potrebbero invece sfamare gli abitanti di due pianeti come la Terra. In pratica per fare 1 kg di proteine animali occorrono 10 kg di proteine vegetali, così pure la quantità di acqua necessaria a produrre proteine animali è dieci volte superiore alla quantità di acqua necessaria a produrre proteine vegetali.

Il nostro pianeta potrebbe dar da mangiare a 10 miliardi di persone che mangiassero come gli indiani, solo a 5 miliardi di persone che mangiassero come gli italiani ma solo a 2,5 miliardi di persone che mangiassero come gli statunitensi. Un americano mangia 120 kg di carne all'anno, un italiano ne mangia 80, un cinese 50 ed un indiano solo 4.

Gli allevamenti intensivi di animali, quali bovini e maiali, produce gas serra (liquami, letame cioè merda) che sono 296 volte più dannosi del CO2 e questo perché sono in notevole quantità. Un semplice hamburger di 150 gr, prima di finire nel panino con formaggio e foglia di lattuga, ha consumato 2.500 litri di acqua servita per innaffiare il terreno dove è stato coltivato mais soia ed altri cereali e legumi che sono serviti per alimentare il bovino da cui è stato ricavato l'hamburger.

Il benessere porta all'aumento del consumo di carne ma, come dimostrano ricerche e studi, mangiar carne fa male, oltreché al nostro corpo, anche all'ambiente ed all'economia.
Il Millennium Ecosystem Assessment, che è una ricerca dell'Onu a cui hanno lavorato 2000 scienziati da tutto il mondo per 4 anni, afferma l'effetto serra (i ghiacci che si sciolgono, i deserti che avanzano...) è dovuto anche ai gas serra prodotti da noi umani. E tra questi la carne, che contribuisce al 18% della formazione dei gas serra inclusa deforestazione per coltivare mangime per bovini tipo cereali, soia e altri legumi, i fertilizzanti, i liquami degli animali, il processo di trasformazione della carne, la macellazione, il trasporto etc... sino a che la bistecca vada a finire nel piatto.

Ovvio che contribuisce alla formazione di gas serra anche la globalizzazione: ad esempio il mazzetto di asparagi che arrivano dal Perù, oppure i frutti esotici che arrivano al sud America, oppure i fagiolini del Marocco etc, ma questo è un altro discorso, in questo articolo parlo solo dei disastri che provoca il mangiar carne.
(fonti:
- libro Il Cibo Dell'Uomo, di Franco Berrino, FrancoAngeli edizioni, 2015, cap. 15 pagg. 159-160 e cap.17 pag 179
- Servizio Report Raitre Buon Appetito, 2008:
. video e testo del video Buon Appetito - Report Raitre del 2008, Rai.it oppure, se sei registrato a Raiplay.it, video Buon Appetito - Report Traitre, Raiplay.it)

una mucca rossa e le sue sorelle
una mucca rossa e le sue sorelle

Enormi allevamenti intensivi di bestiame che causano inquinamento che favorisce la diffusione di virus e crea danni all'ambiente

E parlando ancora di allevamenti intensivi, sia di maiali che di bovini, una volta, molti anni fa, c'erano tanti piccoli allevamenti in tutto il territorio italiano ed il letame che si produceva era oro perché serviva come concime, ogni piccolo allevamento ne produceva poco e lo vendeva agli agricoltori per concimare le loro terre.

Oggi invece gli animali sono tutti in allevamenti intensivi e giganteschi soprattutto in Lombardia e in Veneto, migliaia di capi di bestiame rinchiusi tutto il giorno in capannoni che sembrano lager. Nella pianura Padana non si vede un animale, che sia uno, a pascolare. La vacche moderne non sanno più cosa sia l'erba e un prato. Stanno tutti dentro questi allevamenti intensivi con mangimi, ormoni ed antibiotici per crescere più in fretta possibile. E poi c'è l'enorme quantità di liquami (cioè merda) che producono e le conseguenti emissioni di ammoniaca non sono affatto utili anzi rappresentano un gravissimo danno ambientale. Liquami che vengono buttati dova capita, tanto i controlli sono pochi.

Tant'è vero che gli operatori che entrano nell'allevamento debbono mettersi tute e maschere di protezione per non far ammalare gli animali. Viceversa non ci sarebbe bisogno di ormoni né di antibiotici se questi poveri animali vivessero una vita normale all'aperto in allevamenti bio (che costano di più di quelli intensivi e rendono meno) senza alcuna fretta di farli crescere ed in tal modo non si ammalerebbero. E se entri in uno di questi allevamenti intensivi vieni investito da una puzza, un tanfo da svenire: emissioni di ammoniaca.

Ogni volta che si butta il letame nei terreni autorizzati, guarda caso è proprio in quei giorni che le emissioni di Pm10 (particolato) vanno oltre il limite consentito. A marzo 2020 la Società Italiana di Medicina ambientale pubblicò un position paper dove spiega che il Pm10 ha aiutato la diffusione del coronavirus (e di qualunque altro virus) in Pianura Padana: l'ammoniaca butta nell'aria il pm10 (particolato) ed il virus si attacca al pm10 e contagia la gente. Secondo i dati della Convenzione delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, considerando le vacche come una nazione, le loro emissioni di gas serra sono terze nel mondo dopo quelle di Cina e USA. Secondo la FAO gli allevamenti intensivi di bestiame è una delle cause principali del cambiamento climatico e, secondo le ricerche del Worldwatch Institute, dipende da loro il 51% delle emissioni CO2. In pratica molto più di quelle delle industrie o delle automobili. Secondo Greenpeace molti dei finanziamenti europei finiscono nelle tasche degli allevamenti intensivi più inquinanti in Italia.

Ma i problemi ambientali non si fermano qui. Le industrie della carne e gli allevamenti intensivi danno mangime (cereali soia ed altri legumi) a bovini e maiali, ogni anno cercano di fare spazio con la deforestazione perché hanno sempre di più bisogno di coltivazioni monocultura. Ad esempio l'Italia è al nono posto riguardo la deforestazione, tanto gli allevatori che bruciano gli alberi le multe non le pagano ma pagano tangenti... Una lista mostrata dal programma Report di Raitre afferma che, ad esempio, la multinazionale JBS, che è responsabile di 72 mila tonnellate di CO2 legate alla deforestazione, nel 2017 ha avuto una multa di 5 milioni di dollari ed è stata anche accusata di aver corrotto 1893 funzionari.
(fonti:
- Servizio Report Raitre Siamo nella ca... del 13/4/2020:
. video Siamo nella ca... - Rai.it oppure, se sei registrato a Raiplay.it, video Siamo nella ca... - Raiplay.it
. pdf Testo del servizio Il costo della carne
- pdf Position Paper su Effetto dell'inquinamento da particolato atomosferico e diffusione virus nella popolazione - Società Italiana Medicina Ambientale)

DISCLAIMER: Claudio Palma, l'autore di questo articolo, non è medico ma è libero ricercatore e seguage della filosofia della salute legata all'alimentazione, ciò che scrive lo applica su sé stesso, ricette di cucina o articoli sulla salute o su alimenti. Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.
Claudio Palma autore di CucinaSalutare.it

Autore
Claudio Palma

Sono il creatore di CucinaSalutare.it dove spiego come cucino in modo salutare, quali cibi scelgo ed in che modo curo il mio benessere e la mia salute con un'alimentazione sana e naturale... [leggi]

pubblicato il 21 ottobre 2020 - 12:13
aggiornato il 08 maggio 2021 - 11:58