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Metabolismo: sindrome metabolica e acidosi metabolica

Vorrei parlarti del metabolismo: sindrome metabolica e acidosi metabolica. L'acidosi metabolica è caratterizzata dalla riduzione del Ph che provoca effetti negativi nell'organismo. La sindrome metabolica è quella condizione causata dalla cattiva alimentazione e da una vita non salutare. Nell'acidosi metabolica il Ph diventa acido nel plasma sanguigno e negli altri liquidi corporei come ad esempio le urine. In altri termini l'acidosi metabolica è la diminuzione del Ph a causa dell'accumulo di acidi nell'organismo ossia l'aumento del carico acido, tale aumento di acidi non è compensato in modo adeguato da sostanze basiche. La sindrome metabolica invece ha a che fare con l'eccesso di peso, il colesterolo, trigliceridi, pressione e glicemia alta.
(fonti: Wikipedia, My Personal Trainer)

Esistono moltissimi studi e ricerche scientifiche, effettuate su persone, che hanno oramai provato più e più volte come una dieta basata su proteine animali, come carne formaggi latticini latte, abbia come effetto l'acidosi metabolica la quale provoca una lunga serie di malattie come osteoporosi, cardiopatie, diabete di tipo 2, cancro al seno ed altre. Altri studi hanno provato come invece una dieta basata su cibi vegetali come cereali integrali verdure ortaggi legumi frutta fresca frutta secca e semi, protegga da queste malattie e faccia ammalare molto meno, ed anche come allunghi la vita.

Queste che riporto in questo articolo, come anche in altri, non sono opinioni ma risultati di ricerche e studi compiuti su persone, le cui prove sono talmente tante che coloro i quali sono disinformati, o hanno interesse a pensarla diversamente, fanno fatica a snobbare o nasconderne l'evidenza o addirittura negano che queste ricerche e studi siano mai stati effettuati.

Metabolismo: sindrome metabolica e acidosi metabolica

Sindrome metabolica

La sindrome metabolica è la condizione di una persona caratterizzata da tre o più dei seguenti fattori: eccesso di peso e grasso, colesterolo buono basso, trigliceridi alti, pressione sanguigna alta o normale ma in trattamento con farmaci, glicemia alta anche se nei limiti consentiti. La sindrome metabolica aumenta il rischio di ammalarsi di malattie del cuore, diabete, cancro del fegato colon mammella prostata endometrio pancreas rene, Alzheimer, osteoartrite. I fumatori, che in genere vivono in media 10 anni meno dei non fumatori, se hanno anche la sindrome metabolica vivono ancora 5 anni meno sommati ai 10 come fumatori. La sindrome metabolica dipende da come uno mangia, cioè una dieta ricca di cibi che provocano l'acidosi metabolica è fatta da grassi soprattutto saturi come carni salumi e formaggi, proteine animali, zuccheri e dolcificanti, cibi con alto indice glicemico e carico glicemico come cereali raffinati e farine raffinate, grassi idrogenati, alcol, eccesso di sale. Al contrario, ci protegge una dieta ricca di cereali non raffinati, farine non raffinate, verdure, legumi, frutta fresca e secca, grassi insaturi ottenuti meccanicamente come olio extravergine d'oliva grezzo e spremuto a freddo oppure olii di semi pressati oppure semi oleaginosi.
(fonti:
- libro Il Cibo Dell'Uomo, dott. Franco Berrino, cap. 16, FrancoAngeli edizioni, 2015)

Carne formaggi e latte

Le ricerche hanno spiegato che le proteine animali, e non quelle vegetali, aumentando il carico acido dell'organismo lo fanno andare in acidosi. L'organismo a sua volta tenta bilanciare il Ph attraverso il calcio che funge da elemento basico, questo calcio il nostro organismo lo prende dalle ossa sottoforma di sali di calcio, le ossa diventano sempre più povere di calcio andando in osteoporosi e aumentando il rischio di fratture.
In realtà, che le proteine animali causino un eccesso di acido nell'organismo riducendo così il calcio nelle ossa, lo sappiamo già da moltissimi anni, così come si sapeva già che questo accade soprattutto con l'assunzione delle proteine animali come carne e formaggi e in modo blando con quelle vegetali. I primi studi sono datati ad inizio 1900 e pubblicati quasi 50 anni fa, nel 1974, 1981 e 1990. Altra considerazione da fare sulle proteine animali è che bloccano la formazione di vitamina D 1,25, quella attiva sintetizzata dai reni, perché creano nel sangue un ambiente acido che rallenta o impedisce all'enzima renale di sintetizzare la vitamina D 1,25.

Carne, carni conservate, formaggi, latticini. Come già spiegato nel mio articolo sulla dieta ideale, occorre limitare, se non eliminare, formaggi e latticini ma soprattutto carne fresca e conservata, perché oltre ai già menzionati danni che riguardano le ossa, c'è anche il fatto che si è esposti in misura sempre crescente a malattie e tumori, come evidenziano gli studi del prof. T Colin Campbell nel suo libro China Study (MacroEdizioni) basato sullo studio China-Cornell-Oxford Project effettuato su persone e durato 20 anni. In realtà questo studio nelle premesse voleva confermare l'efficacia della dieta a base di carni e formaggi, dal momento che il prof. Campbell ne era un convinto assertore, ma diede tutt'altra risposta, cioè che il consumo di proteine animali è collegato a tumori, coronaropatie, diabete, principalmente. Al contrario, una dieta completamente vegetale e quindi senza carni formaggi latticini pesce uova ed alimenti precotti e trasformati, sempre secondo lo studio China-Cornell-Oxford Project, è collegata ad una riduzione e scomparsa di tali malattie. Valdo Vaccaro, libero ricercatore nel campo della salute e dell'alimentazione e da sempre salutista ed igienista, nel video Alimentarsi Correttamente spiega sinteticamente come nacque il China Study. Oltre a questo puoi leggerti le pagine in lingua inglese di Wikipedia dedicate al libro China Study ed allo studio China-Cornell-Oxford Project.
Persino l'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, pensa un po', nel 2015 classificò le carni conservate come cancerogene e quelle rosse come probabili cancerogene: questa classificazione, alla luce di ricerche e studi citati nelle pagine di CucinaSalutare.it, andrebbe estesa a tutte le carni. Continuando a citare fonti e studi, ti dirò che nel libro La Grande Via di Franco Berrino il consumo di carni conservate e fresche viene associato anche qui ai tumori all'intestino, alla prostata, alla mammella, ma anche alle malattie cardiache. A questo proposito c'è il gigantesco studio EPIC effettuato su 500.000 persone.
Ci sono anche studi che hanno scoperto come i rischi derivanti dal consumo di carni e formaggi diminuiscano drasticamente se si sostituiscono le proteine animali con quelle vegetali: di questo te ne parlerò negli articoli specifici su carni formaggi e latticini.
In ultimo, c'è da citare anche il luminare Umberto Veronesi che, in varie occasioni, non faceva altro che pronunciarsi a favore della dieta vegetale raccomandando di diminuire e, ancor meglio, evitare le proteine animali, visto che è l'unico modo per stare alla larga da cancro e da molte altre malattie.
(fonti:
- libro Il Cibo Dell'Uomo di Franco Berrino, edizioni FrancoAngeli, 2015
- libro L'Alimentazione Anti-Cancro, i cibi che aiutano a prevenire e curare i tumori, di Beliveau e Gingras, prefazione di Umberto Veronesi, editore Sperling & Kupfer, 2006
- libro La Scelta Vegetariana Di Veronesi e Pappagallo, editore Giunti, 2011
- articolo su L'Espresso Ecco La Dieta Anticancro di Umberto Veronesi 27/1/2010
- libro La Grande Via, pagg 63-64 e note 126-130 a pag 301, Mondadori Libri edizioni, 2018
- video di Valdo Vaccaro Alimentarsi Correttamente
- China Study, Wikipedia
- China-Cornell-Oxford Project, Wikipedia)

Il latte. Di solito si dice che il calcio contenuto nel latte, nei latticini e nei formaggi rafforza le ossa. Ebbene non è così. Lo dimostrano vari studi, come ad esempio quello compiuto su donne americane dai cinquant'anni in su che presentavano uno dei tassi più elevati di rischi di fratture dell'anca a livello mondiale e gli unici paesi ad avere un tasso di frattura maggiore (non solo all'anca ma anche al femore) sono l'Australia, la Svezia, la Danimarca e la Finlandia dove il latte viene consumato di più che negli USA, ma soprattutto nella Scandinavia nonostante che qui le popolazioni hanno una tolleranza maggiore al latte ed al lattosio. Quando parliamo di fratture parliamo di osteoporosi.
Ma allora perché ci viene detto che per prevenire o combattere l'osteoporosi occorre bere latte e mangiare formaggi e latticini quando invece le ricerche dicono che così facendo il calcio se ne va dalle ossa? Come evidenziato da un rapporto che ha studiato donne di diversi paesi, c'è una strettissima correlazione tra consumo di proteine animali e tasso di fratture ossee. Questo rapporto, redatto nel 1992 da alcuni ricercatori della facoltà di medicina dell'Università di Yale, riportava i dati del consumo di proteine e dei tassi di frattura ricavati da 34 indagini separate che furono condotte in 16 nazioni diverse, studio pubblicato su riviste varie scientifiche. Le donne sottoposte a queste indagini avevano dai 50 anni in su ed il risultato di questi studi era che il 70% dei tassi di frattura si poteva sicuramente attribuire al consumo di proteine animali.
(fonti:
- libro China Study di T. Colin Campbell, MacroEdizioni
- libro Il Cibo Dell'Uomo, Dott. Franco Berrino, FrancoAngeli edizioni, 2015
- video Dott. Franco Berrino, Il Calcio E Le Ossa al PalaBruel di Bassano del Grappa nel 2015)

Uno dei tanti studi sul latte è stato fatto dall'Università di Uppsala in Svezia e pubblicata dal British Medical Journal. In tale studio sono stati coinvolti 45.000 uomini e 61.000 donne. Le donne e gli uomini sono stati seguiti dai 10 ai 20 anni e si è scoperto che un consumo normale di latte non aveva come conseguenza una riduzione di fratture ma, al contrario, portava ad una maggiore probabilità di fratture soprattutto nelle donne. Bevendo 3 bicchieri di latte al giorno donne e uomini avevano il doppio del rischio di avere fratture o di morire prima. Per "rischio di fratture" o "rischio di morire" si intende che durante lo studio sono effettivamente morti una percentuale di uomini e donne ed hanno avuto effettivamente una frattura una percentuale di uomini e donne rispetto al totale di persone monitorato.
(fonti:
- Milk intake and risk of mortality and fractures in women and men: cohort studies, British Medical Journal)

Effetti collaterali delle proteine animali

Nella pagina di CucinaSalutare.it dedicata all'indice glicemico ed al carico glicemico parlando di come funziona glicemia e insulina, ho parlato della proliferazione cellulare e fattori di crescita delle cellule tumorali. Ebbene la proliferazione cellulare è stimolata anche dall'esagerato apporto di proteine soprattutto animali (carne, salumi, latte, latticini, formaggi) perché stimola la produzione di IGF1 (insulin-like growth factor), l'ormone che promuove la proliferazione cellulare, e attiva mTOR (un gene che promuove i fattori di crescita e la proliferazione cellulare) favorendo anche la crescita di tumori. Sia chiaro che le proteine occorrono al nostro organismo, ma da molti studi risulta che noi mangiamo un quantitativo doppio di proteine rispetto al fabbisogno. Le proteine servono quando si è piccini come fattore di crescita delle cellule e del corpo e quando si è adulti come fattore di ricambio cellulare, ma se da adulti il quantitativo di proteine, soprattutto animali, è alto o comunque troppo, aumenta troppo il fattore di crescita e la proliferazione cellulare anche delle cellule cancerose. Oltre alle proteine della carne e salumi, occorre dire in particolare che latte e formaggi attivano direttamente il gene mTOR.
(fonti:
- Dott. Franco Berrino - convegno Be4Eat 2015:
- video I Segreti Di Franco Berrino per un'alimentazione sana e naturale
- video I Danni Dei Picchi Glicemici, come tenere bassa la glicemia, Prof. Franco Berrino)

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dieta a base vegetale

Calcio ossa e fratture ossee

La tv, i mass-media e i medici raccomandano di mangiare formaggi e bere latte, visto che sono ricchi di calcio (ad esempio il parmigiano contiene addirittura 1 gr di calcio per 100 gr di prodotto), ma non tengono conto che sono proprio questi alimenti che, acidificando l'organismo, causano la perdita di calcio dalle ossa. Infatti la causa dell'osteoporosi non è la carenza di calcio ma l'eccesso di proteine animali, oltre alla vita sedentaria (l'immobilità favorisce l'osteoporosi) ed alla mancanza di sole (se non prendiamo il sole sulla pelle il nostro organismo non sintetizza la forma attiva della vitamina D). Ma la componente principale che determina la salute delle ossa è l'alimentazione. Le proteine animali, come detto, acidificano di più l'organismo rispetto a quelle vegetali perché le prime sono più ricche di aminoacidi solforati metionina e cisteina, ed ecco perché se ne consumiamo troppo andiamo in acidosi. Il nostro organismo tiene sotto controllo l'equilibrio acido-basico per non andare in contro a gravi conseguenze, per cui se assumiamo troppe sostanze acide dagli alimenti che mangiamo ed i bicarbonati presenti nel nostro sangue non riescono a riequilibrare il Ph, allora le ossa liberano sali basici di calcio per contrastare l'eccesso di acidità, ma in tal modo si impoveriscono di calcio ed alla lunga questo darà luogo allo stato di osteoporosi. Non esiste alcuna ricerca o studio che documenti il fatto latte e latticini facciano bene alle ossa e riescano a prevenire il rischio di fratture. Mentre invece ci sono ricerche e studi che documentano l'effetto positivo del latte nei bambini e negli adolescenti sulla densità ossea, anche se non ci sono prove che documentino la riduzione del rischio di fratture: evidentemente il latte è un alimento adatto solamente a bambini e ragazzini (preferibilmente quello di mamma nei poppanti).
Esistono invece studi che documentano come al crescere del consumo di latte nell'età adulta crescano anche le fratture ossee.
Un apporto efficace ed equilibrato di calcio lo possiamo avere mangiando frutta secca (mandorle, noci, nocciole, fichi secchi), i semi (sesamo, chia, lino, quinoa...), cavoli, broccoli, rape, spinaci, tofu, basilico, rucola, cime di rapa, fagioli ed altri legumi, tempeh, pesci piccoli... al limite anche uova di galline felici (bio).
Anche il consumo di carne da luogo al meccanismo sopra descritto che porta all'osteoporosi perché acidifica l'organismo, ma porta anche all'aumento di altre malattie tipiche di noi occidentali quali l'obesità, l'aterosclerosi, l'ipertensione, il cancro.
(fonti:
- libro Il cibo dell'uomo, Dott. Franco Berrino, FrancoAngeli edizioni, 2015
- Il calcio nella dieta vegana - Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana)

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riso integrale ai funghi

Come alcalinizzarsi

E' presto detto. Occorre dapprima diminuire e poi pian piano sostituire gli alimenti che contengono proteine animali, come carne, latte, latticini e formaggi, con alimenti che contengono proteine vegetali, come legumi e cereali facendo comunque attenzione a non eccedere nel quantitativo di proteine. Occorre anche diminuire i cereali raffinati sino a sostituirli con cereali integrali, ma anche abituarsi al meno dolce diminuendo sino a sostituire gli zuccheri con frutta fresca e secca. E' buona abitudine inoltre il consumo di verdure e, come detto, frutta. Il pesce? Un pochettino di pesci di piccola taglia di tanto in tanto non guastano per via del loro contenuto di omega 3 (che puoi ottenere anche consumando l'olio di semi di lino, semi di lino, noci, soia bio, tofu, avocado e portulaca oleracea).
Riassumendo, il modo migliore per alcalinizzarsi è:
- ridurre e via via sostituire le carni formaggi latticini, che sono quelle che acidificano, con legumi e cereali integrali;
- ridurre sino a sostituire zucchero dolci e dolcificanti con frutta secca, cercando di abituarsi al meno dolce;
- aumentare il consumo di verdura che, insieme alla frutta, sono tra i migliori alimenti per alcalinizzarsi;
- diminuire il consumo di sale.
Gli studi e le ricerche sono molti e sono chiarissimi: più carne mangi è più aumenta il rischio della frattura dell'anca perché, ripeto di nuovo, acidificano l'organismo e le ossa per far aumentare il Ph cede sali di calcio che sono basici, perdendo in tal modo calcio e andando in osteoporosi, più mangi frutta e verdura e meno hai il rischio di fratture dell'anca perché alcalinizzano. Il latte ed il formaggio, come dimostrano studi e ricerche, non servono alle ossa anche se hanno molto calcio perché hanno le proteine animali che acidificano l'organismo.
(fonti:
- libro Medicina Da Mangiare, di Franco Berrino, FrancoAngeli edizioni, 2018, cap “La dispensa della cucina mediterranea, pagg 55-114.
- video Prof. Franco Berrino, Come alcalinizzare al meglio il nostro corpo, convegno a Roma giugno 2015)

Prevenzione a tavola

La prevenzione non si fa con gli screening con le analisi e con gli esami di laboratorio: questi strumenti non prevengono nulla ma ti dicono solo se hai o non hai un... qualcosa e alcuni non sono neanche completamente affidabili. La prevenzione si fa a tavola con una dieta che si basa su cibi vegetali.
Dalla metà degli anni '80, tra il 1987 e il 1992, è iniziato uno studio attivo ancora oggi su 11.000 donne della provincia di Varese (studio prospettico ORDET ORmoni e Dieta nell'Eziologia dei Tumori della Mammella), questo studio confermò come un'alimentazione ricca di verdure e frutta alcalinizza e riduce il rischio di tumori. Così pure lo studio EPIC (European Prospective Investigation into Cancer and Nutrition) che dal 1993 reclutò 500.000 persone in 10 Paesi europei.
Da tutto ciò abbiamo la conferma che il modo più corretto di alimentarsi e di vivere è quello di consumare cibi vivi e non morti come cereali integrali (senza eccedere nel consumo di pane pizza e simili ma assumendo riso e cereali integrali), legumi, verdure, frutta fresca e secca, semi, limitare quindi il consumo di proteine soprattutto animali, evitare zucchero e cibi ipercalorici (l'aumento della insulina e della glicemia causano l'infiammazione e la predisposizione ai tumori e indirettamente abbassano in Ph), evitare bevande gassate zuccherate o dolcificate, evitare carni, limitare il sale, evitare l'alcool (un non-alimento che provoca enormi disastri nell'organismo), mangiare più la mattina meno a pranzo e poco a cena, fare esercizio fisico e mantenere il peso corporeo sano ed anche mezz'ora di meditazione al giorno. Unica eccezione nel non mangiare cibi morti è il pesce, di quelli piccoli che mangiano soprattutto plancton e alghe perché hanno omega 3 e perché i pesci carnivori accumulano un sacco di inquinamento e veleni dei mari ed anche le vongole che hanno ferro. Anche se per la verità, come scrive My Personal Trainer, gli omega 3 sono contenuti anche nella portulaca, un'erbaccia infestante che nessuno considera ma ottima da mangiare possibilmente cruda, ma sono contenuti anche nei semi di lino e nell'avocado.
(fonti:
- video Intervista Dott. Franco Berrino sulla prevenzione dei tumori a tavola con il movimento e la meditazione, a cura di Italiachecambia.org e Qqwedo.com
- Dott. Franco Berrino, dieta e meditazione, vi spiego come rinascere in 21 giorni
- Dott. Franco Berrino, ecco come prevenire con l'alimentazione del contadino
- libro Ventuno Giorni Per Rinascere, di Franco Berrino, Daniel Lumera, David Mariani, edizioni Mondadori libri, 2019
- EPIC Study, European Prospective Investigation into Cancer and nutrition, studio su una coorte di 500.000 persone circa, di cui 48.000 italiane reclutate dal 1993)

DISCLAIMER: Claudio Palma, l'autore di questo articolo, non è medico ma è libero ricercatore e seguage della filosofia della salute legata all'alimentazione, ciò che scrive lo applica su sé stesso, ricette di cucina o articoli sulla salute o su alimenti. Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.
Claudio Palma autore di CucinaSalutare.it

Autore
Claudio Palma

Sono il creatore di CucinaSalutare.it dove spiego come cucino in modo salutare, quali cibi scelgo ed in che modo curo il mio benessere e la mia salute con un'alimentazione sana e naturale... [leggi]

pubblicato il 01 agosto 2020 - 10:34